martedì 5 novembre 2013

Angelo

Oggi è venuto a mancare uno dei miei numerosi cugini. Si chiamava Angelo. Ha attraversato un tratto di storia della vita umana quasi in punta di piedi, senza dare alcun incomodo al prossimo, perfino a chi gli voleva bene e gli era più vicino. Anche la sua morte, per infarto, è avvenuta nel silenzio della sua casa dove viveva da solo, dopo la morte dei suoi genitori, i miei zii. Questi gli avevano dato il nome di un nostro parente morto nella seconda guerra mondiale, un paracadutista della Royal Air Force  inglese che venne ucciso dai tedeschi durante un'azione di guerra. Un piccolo grande eroe famigliare di cui Angelo portava il nome, chissà se anche l'ardimento. Ma qui voglio ricordare il suo carattere schivo, la sua semplicità unita ad una grande curiosità. Era profondo Angelo e gran lettore. E' lui che da ragazzino mi fece scoprire i fumetti della Marvel con le strisce dei supereroi che tutti conosciamo. Era figlio di quella generazione dell'Abruzzo narrata da Silone, capace di domare le zolle dure di quella terra o il nero e micidiale carbone delle miniere in Belgio. Ora Angelo riposa in questa terra, ma come dice una vecchia canzone "la sua anima vive ancor"; sicuramente nel ricordo e nella preghiera di noi che l'abbiamo conosciuto e più certamente nella gloria di Dio, con i suoi genitori, i nonni, tutti quelli che gli han voluto bene e ci hanno preceduti.

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